Questi organismi che sto studiando in questi anni, i licheni, hanno particolarità che forse poche persone conoscono.
Prima di elencare qualche curiosità su questi organismi bisogna ricordare che essi sono una simbiosi tra un'alga ed un fungo. Ovvero queste due entità nel corso dell'evoluzione si sono messe insieme per poter vivere meglio che se lo facessero ognuno per conto suo. Grazie a questa simbiosi il fungo ricava carboidrati dal suo partner algale (che, dotato di clorofilla, è capace di svolgere la fotosintesi) proteggendolo in cambio dal disseccamento e dalle eccessive irradiazioni luminose e rifornendolo di acqua e sali minerali. La simbiosi tra alga e fungo dev'essere particolarmente favorevole visto che i licheni riescono a crescere praticamente dappertutto: possiamo infatti ritrovarli sui muri, come sugli alberi, sulle rocce e nelle zone tropicali anche sulle foglie.
I licheni, oltre a rappresentare un buono strumento per il biomonitoraggio, hanno altre svariate peculiarità di cui vado ad elencare alcune (informazioni tratte dalla Società Lichenologica Italiana).
Prima di elencare qualche curiosità su questi organismi bisogna ricordare che essi sono una simbiosi tra un'alga ed un fungo. Ovvero queste due entità nel corso dell'evoluzione si sono messe insieme per poter vivere meglio che se lo facessero ognuno per conto suo. Grazie a questa simbiosi il fungo ricava carboidrati dal suo partner algale (che, dotato di clorofilla, è capace di svolgere la fotosintesi) proteggendolo in cambio dal disseccamento e dalle eccessive irradiazioni luminose e rifornendolo di acqua e sali minerali. La simbiosi tra alga e fungo dev'essere particolarmente favorevole visto che i licheni riescono a crescere praticamente dappertutto: possiamo infatti ritrovarli sui muri, come sugli alberi, sulle rocce e nelle zone tropicali anche sulle foglie.
I licheni, oltre a rappresentare un buono strumento per il biomonitoraggio, hanno altre svariate peculiarità di cui vado ad elencare alcune (informazioni tratte dalla Società Lichenologica Italiana).
Primo: sono utilizzati in campo farmaceutico. Ad oggi si conoscono circa 600 tipi di sostanze prodotte dai licheni ed alcuni di questi composti sono utilizzati in farmacopea per le loro proprietà antibiotiche, antitumorali, antimutagene ed inibitorie della crescita di altri organismi. Ad esempio gli antibiotici Evosin e Usniplant, ricavati da licheni del genere Usnea e Parmelia, sono utilizzati in campo dermatologico per combattere infezioni causate da streptococchi e stafilococchi. Il medicinale Paramicina, ricavato da licheni del genere Parmelia, è usato per la cura di forme avanzate di tubercolosi nell’uomo.
In tempi recenti è stato estratto un carboidrato da Umbilicariaceae che sembra aver notevoli capacità inibitorie sullo sviluppo dell'HIV.
In tempi recenti è stato estratto un carboidrato da Umbilicariaceae che sembra aver notevoli capacità inibitorie sullo sviluppo dell'HIV.
Secondo: in campo economico sono e sono stati ampiamente utilizzati. Nel settore della profumeria e della cosmesi si utilizzano da molto tempo i licheni Pseudoevernia furfuracea ed Evernia prunastri per ricavare sostanze odorose ed oli per lozioni.
Altri impieghi in ambito economico sono focalizzati sui generi Cetraria e Roccella che soprattutto in passato venivano raccolti in grandi quantità e commerciati in tutto il mondo per la colorazione dei tessuti.
Infine i licheni possono venire impiegati anche a scopo alimentare: infatti non solo le renne se ne nutrono, ma anche l'uomo. E' il caso della specie Lecanora esculenta che viene raccolta in Iran per produrre una farina di lichene dalla quale si ricava un pane nominato “shirsad”. Mentre Umbilicaria è utilizzata in Giappone per produrre un piatto particolare denominato “iwataka” (fungo fiorito), considerato una vera prelibatezza!
Altri impieghi in ambito economico sono focalizzati sui generi Cetraria e Roccella che soprattutto in passato venivano raccolti in grandi quantità e commerciati in tutto il mondo per la colorazione dei tessuti.
Infine i licheni possono venire impiegati anche a scopo alimentare: infatti non solo le renne se ne nutrono, ma anche l'uomo. E' il caso della specie Lecanora esculenta che viene raccolta in Iran per produrre una farina di lichene dalla quale si ricava un pane nominato “shirsad”. Mentre Umbilicaria è utilizzata in Giappone per produrre un piatto particolare denominato “iwataka” (fungo fiorito), considerato una vera prelibatezza!
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