Pervenire ad un futuro sostenibile richiede diverse modifiche al nostro modo di incidere sulla terra. Alcuni problemi si riveleranno meno gravi, e altri più gravi, di quanto crediamo oggi. Non vi è dubbio che certi aspetti siano ancora da scoprire e che gli argomenti a cui andremo incontro continueranno a suscitare forti emozioni tra la popolazione, con l'accentuazione o nascita di nuovi schieramenti a volte contrapposti tra di loro.
Talvolta i sostenitori dei due schieramenti si lasciano trascinare e tentano di persuadere e influenzare gli interlocutori ricorrendo a pregiudizi invece che dati di fatto. Il pensiero critico richiederebbe invece che le conclusioni si basino sull'evidenza oggettiva di dati oggettivi: i pregiudizi e le inclinazioni personali pro o contro una data conclusione sono un serio ostacolo al pensiero critico.
Riuscire ad individuare un pregiudizio permette ad una persona di stabilire se un'affermazione viene presentata in modo obiettivo. Un indizio sulla reale obiettività di un'affermazione risiede nel linguaggio scelto dal soggetto: molte parole presentano connotazioni positive o negative che rispecchiano emozione anziché obiettività. Un altro indizio lo si può cercare sulle tecniche visive di come un argomento viene rappresentato (un'immagine “forte” resta impressa meglio nella mente).
Esempi:
Autore A: nonostante l'isterismo di qualche pseudoscienziato, non vi è ragione di credere al riscaldamento globale.
L'autore in questo caso mira a convincere utilizzando un linguaggio che mette in ridicolo la posizione di chi considera il riscaldamento globale una minaccia reale. Potrebbe mai venire preso sul serio uno pseudoscienziato tanto più se dimostra isterismo? Questo lessico dalla forte carica emotiva mina la credibilità della posizione contraria, giacchè implica che solo gli sciocchi credono all'idea del riscaldamento globale.
Autore B: Con il crollo del marxismo, l'ambientalismo è divenuto il nuovo rifugio del pensiero socialista. L'ambiente rappresenta un'ottima via per sostenere un'azione politica che favorisce l'accentramento dei poteri e l'invadenza del governo. Quale modo migliore per limitare il diritto alla proprietà di qualcuno che subordinarne il diritto alla proprietà privata ai problemi ambientali?
Questo autore tenta di sminuire i problemi ambientali non con i fatti, ma collegandoli ad un'ideologia politica. Marxismo e socialismo sono espressioni altamente negative per il pubblico a cui è rivolto l'articolo. L'autore mira ad influenzare l'opinione dei lettori sottintendendo che la preoccupazione per l'ambiente equivale ad accettare una fede politica odiosa.
Ma se i pregiudizi personali sono facili da scrivere su un giornale o una rivista, è ancora più facile associare immagini “forti”, che nulla hanno a che fare con la realtà, in modo da orientare e in qualche caso spaventare il destinatario.
Guardate queste immagini in basso come rappresentano un organismo vegetale modificato geneticamente. Sono immagini senz'altro forti, che colpiscono immediatamente chi le guarda, sviandolo dal ragionamento critico. Giocando sull'emotività delle immagini si riesce a trasmettere il concetto ideologico che l'autore vuole dare, ma non quello scientifico, oggettivo.
Tutti hanno pregiudizi. Sono parte della nostra struttura concettuale, che, a sua volta è radicata nel nostro tessuto di conoscenze, esperienze passate, interessi acquisiti. Sta a noi valutare se un argomento è trattato in modo critico oppure no.
(Per scrivere questo post, ho preso spunto dal libro "fondamenti di ecologia" degli autori Cunningham W.P., Cunningham M.A., Saigo B.V., pag 350.)
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